TUTELARE LA DEMOCRAZIA IN EUROPA
di Sabrina Corradi
A 61 anni dalla fondazione dell’Unione Europea con la sottoscrizione dei Trattati di Roma del 25 Marzo 1957, tra i 6 Stati Membri: Germania, Francia, Belgio, Lussemburgo, Italia e Paesi Bassi, grazie all’impegno dei padri fondatori : Konrad Adenauer, Alcide De Gasperi, Altiero Spinelli, Winston Churchill, Joham Willem Beyen, Walter Hallstein, Joseph Bech, Sicco Mansholt, Jean Monnet, Robert Schuman, Paul-Henri Spaak; politici-statisti, avvocati, industriali…. Questi grandi uomini che hanno profondamente creduto nel “Progetto Europa”, sono stati ispirati dagli stessi ideali: “Democrazia, Pace, Unità, Libertà, Integrazione, Cultura, Sussidiarietà, Cooperazione, Rispetto Reciproco, Crescita tra e degli Stati Uniti d’Europa” e, per tale impegno e valori, si è riuscito a far raggiungere attualmente all’Unione Europea il numero di 28 Stati Membri.
La Konrad Adenauer – Stiftung in collaborazione con l’Istituto Luigi Sturzo hanno promosso nei giorni scorsi, in vista delle “Elezioni Europee – Maggio 2019”, presso Palazzo Baldassini – Roma, la Conferenza: “ Posizioni sull’Europa – Rafforzare e Tutelare la Democrazia in Europa: un compito comune per la Politica, la Chiesa e la Società”. Hanno partecipato al Convegno il Presidente dell’Istituto Luigi Sturzo Nicola Antonetti; la Direttrice Konrad-Adenauer-Stiftung, Italia, Caroline Kanter; il Presidente Konrad-Adenauer-Stiftung, già Presidente del Bundestag Norbert Lammert; il Segretario per i Rapporti con gli Stati della Santa Sede, Mons. Paul R. Gallagher; il Presidente dell’Università Bocconi di Milano, già Presidente del Consiglio Italiano, Mario Monti; il Professore di Filosofia Moderna e di Etica Sociale, della Facoltà di Teologia dell’Università di Lugano, Markus Krienke.
Alla conferenza è emersa un’accurata analisi, elaborata da parte dei relatori, un focus dal 1957 al 2018, evidenziando che “l’Europa si è sempre identificata come genitrice della Democrazia, ma attualmente sta vivendo un processo di trasformazione e smantellamento della democrazia europea. L’Unione Europea non è riuscita a gestire i processi decisionali sia tra gli Stati Membri sia con gli Stati Esteri. Non ha sviluppato nuove proposte, nuove regole comuni per poter affrontare la crisi nel mediterraneo che di riflesso ha anche indotto i forti flussi immigratori verso i nostri Paesi; la grave crisi economica; il terrorismo; la digitalizzazione; i fenomeni sociali – economici – politici derivanti dalla globalizzazione. Tutte queste condizioni hanno portato i cittadini ad un disinteressamento ed allontanamento dalla politica e dalle istituzioni, in particolare i giovani, lasciando campo libero al diffondersi del populismo, del nazionalismo, del sovranismo.
Il populismo riesce a catalizzare il malessere dei cittadini, comunica attraverso i social, i media proprio per dare l’illusione di una partecipazione attiva da parte delle persone. E’ una nuova forma di massificazione, che sostituisce la politica fatta di ragione ad una politica fatta di emozioni.
Il collasso della Democrazia è stato in primis avviato dalle Elezioni (27 cicli elettivi fino ad oggi, 28 a Maggio 2019), che hanno portato al cambiamento dei sistemi. Gli Europeisti stanno diventando sempre meno, 28 Stati Membri – 500 milioni di persone, il 6,8% della popolazione mondiale. E’ dovere di tutti gli ambienti: la Politica, la Chiesa, la Società tutelare la Democrazia, attraverso l’Educazione dei cittadini alla partecipazione politica attiva, attraverso la Cultura, attraverso il Rafforzamento dell’Integrazione Europea, con la consapevolezza che l’Europa è cambiata, è varia nelle diversità dei suoi Stati con culture diverse, ha bisogno di regole comuni rigide.
Il compito principale dei sostenitori della Democrazia anche discutendo, litigando, enfatizzando i dibattiti è di riportare in auge i principi dei padri fondatori.”
Immagini dal sito www.vita.it; www.kas.de/italien/it
di Sabrina Corradi