“GLI HIKIKOMORI “ DELLA SOCIETÀ ITALIANA

di | 1 Mar 2020

Il secondo Governo Conte pare abbia evitato la crisi per il “coronavirus”, rinviando di fatto la verifica politica di maggioranza che ne avrebbe sancito la fine.
I partiti della maggioranza sono più rilassati , Renzi compreso. Paese in piena bufera mediatica e crisi con recessione a parte …Salvini, per rientrare in gioco, propone un governo di solidarietà tra “amicissimi partner “senza Conte…
“Il potere dell’assenza politica” ha trovato il suo miracolo da strumentalizzare, il super virus.
Ora lo slogan di Conte è minimizzare , dopo un primo comportamento contraddittorio che ha segnato la crescita della psicosi collettiva. Il Premier ,si è improvvisato “medico d’Italia”e a tale proposito desidero ricordare un buon aneddoto di Winston Churchill: “una mela al giorno toglie il medico di torno. Basta avere una buona mira”.
Molte menzogne e poche verità caratterizzano il percorso di un governo che trova come unico speaker nel Conte”d’annata” mentre i presunti leader della maggioranza latitano, a cominciare dal sempre più virtuale Partito democratico.
Anche se formalmente si rinvia la verifica sta diventando ormai inderogabile perché drammatica. Il dilemma ora non è più se il Governo sia in grado o no di galleggiare alle proprie contraddizioni, ma se sia capace o meno di affrontare le emergenze: dal diffondersi dell’epidemia al licenziamento di decine di migliaia di lavoratori nel Paese.

Pare addirittura che c’è chi ringrazia il virus per aver “aiutato” l’Esecutivo in piena carenza vitaminica, tanto che i facenti parte si sono sperticati nel ripetere il mantra di evitare polemiche nocive all’unità di intenti e di responsabilità indispensabili innanzi all’emergenza sanitaria e come se le altre emergenze non esistessero…
Ma perfino gli appelli all’unità invocati dal nostro autorevole Presidente della Repubblica, non riescono a rassicurare completamente l’opinione pubblica, già colpita dalla debolezza della coalizione così divisa, non in grado di governare e fare, figuriamoci se in grado di bloccare il coronavirus. La calma della ragione di Mattarella sta suggerendo un percorso al Paese dove non ultima è il suo appello per una coesione sociale di un Governo ad ampio respiro. La chiacchierata con Salvini sui travagliati destini governativi è servita, non certo per fare un Esecutivo di salute pubblica.

Fa bene il Presidente della Repubblica a sottolineare il merito di tenere la barra dritta da parte degli operatori sanitari, dei medici, dei volontari, degli Italiani insomma!
Tanto più che i due Governi Conte hanno messo la mordacchia alle Forze sindacali e imprenditoriali, ridotte a corifei inascoltati.
Si deve evitare l’isteria collettiva da cocente insicurezza e non solo sanitaria.
Lo stato d’assedio delle regioni del Paese, ha offerto un quadro di ulteriore inaffidabilità nel mondo. Il vero aspetto tragico di questa vicenda virus è appunto come appare l’Italia e come viene negativamente percepita.
Non siamo ancora in grado di calcolare gli errori nella loro complessità, soprattutto mediatica, nel fronteggiare l’insorgere dell’epidemia. I dati ingigantiti saranno messi nel conto da presentare al momento topico a Giuseppe Conte.
E a quel punto non ci potranno più essere “responsabili d’occasione “per salvarsi in Parlamento e per non infrangersi contro inesorabili votazioni contrarie.
L’effetto fin qui prodotto da questa “singolare epidemia” è stato quello di indurre la popolazione di rinchiudersi, di isolarsi, di temere tutto e tutti in questo clima di”dalli all’untore”.
Una sorta di “hikikomori” nostrano, rivisto e corretto. E pensare che i livelli di solitudine per
disperate povertà sono già elevatissimi nella società italiana.
L’incertezza, l’arroganza e la superficialità della politica uccide.
Occorre cambiare strada, non assuefarsi agli egoismi di qualche leaderino in difficoltà, e trovare, con ragionevole consenso, un personaggio prestigioso per traghettare il Paese verso la luce. Eh si c’è bisogno di un patto di legislatura fino alla scadenza del mandato di Mattarella con “un primus inter pares” capace di rianimare il Paese, i governissimi e i “bettinismi ammuffiti” cancelliamoli, c’è bisogno di aria nuova… e Conte è già superato.

di Francesco Petrucci

hikikomori <hi-> s. giapp., usato in it. al masch. – Persone colpite da una sindrome che induce a chiudersi nella propria stanza senza mai uscirne (letteralmente «stare in disparte»), piuttosto diffusa in Giappone. In Italia non esistono dati precisi, ma comunque sono stati rilevati alcuni casi. Gli h. sono generalmente giovani maschi tra i 14 e i 30 anni, figli unici, molto intelligenti e bravi a scuola, sensibili e introversi. Si ritiene che il motivo che li spinge a isolarsi nella propria stanza, permettendo unicamente i contatti umani strettamente necessari (come quelli, per es., per avere cibo o acqua), sia legato alla presenza di una famiglia molto protettiva, fino a essere opprimente (soprattutto la madre, mentre la figura paterna sarebbe spesso lontana e idealizzata). La cura della sindrome prevede che gli h. siano separati dalle loro famiglie e trasferiti in centri specializzati, dove seguono una terapia basata sullo svolgimento di attività pratiche e continuano gli studi, per essere poi inseriti nel mondo del lavoro. (fonte: www.treccani.it)

 

Immagini dal sito www.hikikomoriitalia.it; www.palermotoday.it; www.notizie.virgilio.it