LA DEMOCRAZIA SOSPESA. RESILIENZA, PAURE E FURBIZIE AI TEMPI DEI CORONAVIRUS
Fra Aniello Parroco dei Santi XII Apostoli, commentando la situazione d’emergenza, ha fatto una considerazione illuminante: siamo tornati al Medioevo: la peste, la disperazione dell’isolamento e ben due Papi… Parole di simpatico richiamo storico, proprio per non appesantire ulteriormente il clima già tragico creato dai virus.
Aniello da religioso non ha condiviso le mie esternazioni sul ruolo della Chiesa per combattere il virus: totale appiattimento al potere temporale e divinizzazione della scienza, ci vorrebbero altri veri Uomini di Dio con tutto rispetto dell’attuale improvvisamente taciturno Pontefice. Passiamo a noi, anime di una composita umanità.
Dall’ultimo Decreto, giustamente restrittivo del Premier Conte, si evince che è un ennesimo tentativo di porre un freno al dilagante contagio per poi fare un punto tra due settimane e rivedere le misure. Rimane pur sempre un tentativo con a monte un dilettantismo pauroso.
Ci chiediamo altresì se per ogni Decreto di questo tipo il Premier non risparmi molte “ nomine in sordina “ fuori dall’eccezionalità del momento. Conte si è autoproclamato “commissario del popolo”. Ricorrere al modello cinese (che prevede la chiusura ermetica delle zone e regioni dove si sono verificati i focolai del corona virus e da cui non si può entrare o uscire) per impedire che l’epidemia possa dilagare per l’intero Paese non è una garanzia e comunque non lo sapremo così velocemente . Pare che ci aspetteranno almeno tre mesi buoni (estate) per la valutazione di una stabile condizione di salubrità a detta di molti infettivologi. Del resto non conosciamo nemmeno l’origine di questo dramma. Cosa è successo nel laboratorio cinese, su cosa lavoravano i tecnici francesi? Perché fino ad oggi non sono state fornite informazioni dalla Cina e dalla Francia?
Purtroppo non avremo mai la forza di peso di chiederlo perché non siamo tenuti in giusta considerazione. Ad esempio qual è la vera ragione delle esercitazioni di navi Usa davanti le nostre coste ? Si temono attentati o colpi di stato?
Non ci è dato saperlo, solo laconici comunicati stampa dello staff della bravissima Lisa Franchetti, ammiraglio comandante della VI Flotta degli Stati Uniti, che recitano normali esercitazioni militari nel Mediterraneo.
Intanto bloccare ogni attività produttiva porta a conseguenze devastanti quanto imprevedibili. La psicosi di massa è arrivata.
Mi sembra che si sia voluto, a livello internazionale, appiccicare all’Italia l’etichetta di lazzaretto dell’Occidente e Paese da isolare, come nei fatti sta accadendo.
Basarsi sulle informazioni fornite da Pechino che sottolineano come i contagi nelle zone chiuse sarebbero in diminuzione è pura incoscienza, manca l’ attendibilità per informazioni non verificabili.
Affidarsi dunque al modello cinese è una follia considerando il sistema totalitario di quel Paese. E purtroppo non esiste un modello alternativo a quello scelto dal Governo Conte.
Forse orientandosi sul parere degli scienziati, secondo i quali l’epidemia può colpire tutti ma può avere effetti pericolosi solo per gruppi ristretti della popolazione, il Governo dovrebbe puntare non a stravolgere la vita di ogni ognuno di noi e a potenziare seriamente i presidi sanitari per metterli in grado di garantire l’assistenza ai malati più esposti. E alla popolazione carceraria, ai disabili, ai malati psichiatrici e altri come si
provvederà? Forse il Commissario Arcuri appena nominato ?
Un dubbio però sorge spontaneo, non è che questa forsennata drammatizzazione serve per convincere l’Europa a farci destinare fondi seguendo la becera assistenza per fini elettorali? Manovre internazionali per sgretolare il business de “il Made in Italy”?
Un fatto è certo, non sarà per nulla facile rompere l’isolamento in cui ci troviamo. Ma è indispensabile provarci. Le misure straordinarie sono indispensabili, ma non ricreeranno le condizioni di un tempo dove pensavamo di poter vivere per lungo tempo con l’andazzo storico creato da chi non sapendo governare non sa programmare, basandosi esclusivamente sull’indebitamento storico con l’Europa .
Il solenne appello al Paese del Presidente della Repubblica non può bastare, occorre ripristinare ulteriormente lo strumento democratico dell’impegno coeso dei partiti, senza distinzione tra maggioranza e opposizione, il Presidente deve poterlo pretendere!
L’idea del costituzionalista Michele Ainis di contrastare la debolezza del Governo con l’ingresso delle Opposizioni per un esecutivo di emergenza nazionale, dovrebbe essere presa in considerazione dal Presidente Mattarella.
Così come vanno ignorati certi profeti dell’eccesso di sventura che ipotizzano scenari da fine del mondo, mandiamoli al “grande fratello” o dalla Venier o dalla D’Urso. Ricordate il Cardinal Cusano * che ipotizzò nel 1400 la fine nel mondo nel 1704?
Non corriamo appresso a tali stranezze di massa. Per ora accontentiamoci che lo stillicidio informativo dovuto al coronavirus abbia oscurato I Salvini, i Di Maio, i Grillo i Di Battista, i Renzi e i Zingaretti …. scusate se è poco…
*Niccolò Cusano (Nikolaus Krebs, Kues 1401-Todi 1464), giurista, teologo, filosofo, politico, matematico e astronomo tedesco
Vignetta dal sito www.italiaoggi.it
di Luciano Tommaso Gerace