Padre Dall’Oglio e Macalli, gli italiani ancora nelle mani dei rapitori

Padre Dall’Oglio e Macalli, gli italiani ancora nelle mani dei rapitori

Il gesuita romano è stato sequestrato in Siria nel 2014. Insieme al prete catturato in Niger nel 2018 c’è anche Nicola Chiacchio

Dopo la liberazione di Silvia Romano, il pensiero corre a Padre Paolo Dall’Oglio e Padre Pier Luigi Maccalli.

Il prossimo 29 luglio saranno passati sette anni dal sequestro in Siria del gesuita romano. «Paolo Dall’Oglio aveva denunciato questioni di guerra, armamenti, cose importanti e poteva essere dentro a un gioco più grande di lui», diceva lo scorso 29 luglio la sorella Francesca nella sede dell’Associazione della Stampa Estera a Roma. Padre Paolo è stato rapito mentre si trovava a Raqqa, in quella che nel 2014 sarebbe diventata la “capitale” dell’autoproclamato califfato di Abu Bakr al-Baghdadi. La zona di Raqqa è stata liberata alla fine del 2017. Di Padre Paolo, però, non si sa nulla.

Padre Maccalli è stato catturato in Niger nel settembre del 2018. E’ passato un mese dal filmato di soli 24 secondi di cui ha dato notizia il 6 aprile Avvenire, il quotidiano della Cei, che dimostra che «Padre Maccalli e Nicola Chiacchio sono vivi». Il filmato «sarebbe stato girato nel nord del Mali». Maccalli, religioso della Società delle Missioni Africane (Sma), è stato sequestrato la sera del 17 settembre 2018 nella missione di Bomoanga, a circa 150 km dalla capitale nigerina Niamey. «Chiacchio, di cui si sanno poche cose – ha scritto l’Avvenire – è stato rapito alcuni anni fa, probabilmente in Mali, mentre viaggiava nella regione come turista».

dal sito www.lastampa.it