Dalla Libia alla Siria, guerra di immagini tra Usa e Russia per il controllo del Mediterraneo
Dalla Libia alla Siria, guerra di immagini tra Usa e Russia per il controllo del Mediterraneo
Putin invia nuovi aerei nella base di Haftar per evitare sorprese da parte dei droni turchi. In Siria i caccia di Mosca intercettano un ricognitore americano
Guerra di immagini per guerre vere. Dalla Libia alla Siria. Gli Usa hanno diffuso due gallery di foto per documentare le attività della Russia nel Mediterraneo.
La base
Da giorni circolavano informazioni sulla presenza di nuovi aerei da combattimento in una base del generale libico Haftar. Molte le speculazioni, dicevano che fossero siriani, bielorussi o russi, affidati a piloti reclutati ad hoc. Ieri il Pentagono ha fornito le sue prove: immagini che mostrano i velivoli durante il trasferimento e infine sulla pista di al Jufra. Secondo gli americani sono arrivati dal territorio russo, hanno fatto sosta in Siria dove li hanno ridipinti, infine sono giunti in Nord Africa. Una mossa di deterrenza rivolta agli avversari.
Un messaggio
La presenza di 14 aerei è concisa con un ripiegamento massiccio dei mercenari della compagnia Wagner, il lungo braccio del Cremlino impegnato nel conflitto al fianco proprio di Haftar. E dunque hanno creato un ombrello di protezione per i soldati «privati». L’interpretazione è che l’iniziativa di Mosca era per evitare sorprese (e lanciare un monito) da parte dei droni turchi, mezzi in dotazione al governo di Tripoli che hanno distrutto numerosi sistemi anti-aerei Pantsir in dotazione ad Haftar. Si tratta di apparati russi acquistati dagli Emirati – l’altro grande sponsor del generale – e poi ceduti ad Haftar. Peraltro va sottolineato come sempre ieri il ministro degli Esteri Lavrov abbia affermato che in Libia non c’è soluzione militare ma solo politica. Un messaggio rivolto proprio alle forze della Cireanica che sottolinea le difficoltà mostrate da Haftar, troppo ambizioso e sconsiderato nell’insistere nella campagna contro la capitale.
Troppo vicino
Il secondo episodio è avvenuto nello spazio internazionale al largo delle coste siriane. Caccia russi hanno intercettato un ricognitore statunitense P8, partito probabilmente dalla base di Sigonella, in Sicilia. E uno dei velivoli si è avvicinato – secondo gli Usa – in modo pericoloso, come documentano altre foto. I voli di sorveglianza Usa in quest’area sono frequenti e ben noti. Qui incrociano anche i famosi U2 (basati a Cipro) e i droni. Proprio uno di questi mezzi ha seguito – registrandolo – il transito dei caccia russi diretti in Siria.
dal sito www.corriere.it