Pensioni: taglio vicino e sarà doloroso. Chi colpirà e quanto
Pensioni: taglio vicino e sarà doloroso. Chi colpirà e quanto
Le pensioni non saranno immuni dalla crisi del coronavirus: con il crollo del PIL gli assegni previdenziali saranno più bassi. Chi pagherà pegno e da quando.
Pensioni: ipotesi di taglio per chi lascia il lavoro nel 202
A tal proposito un esempio ipotetico è stato riportato da Il Messaggero, che fa riferimento al caso di un lavoratore nato nel 1956 e che ha iniziato a versare contributo a partire dal 1980.
La persona in questione lascerebbe il lavoro nel 2023, all’età di 67 anni, con una riduzione della quota contributiva del 2,7% e questo sul totale della pensione lorda si tradurrebbe nell’1,7% in meno.
Come evidenziato dal quotidiano, questo impatto negativo è destinato ad accentuarsi in seguito e a mantenersi nel tempo.
Pensioni: tagli più contenuti ora, ma si arriverà fino a quasi il 7%
A tal proposito ricordiamo che nei giorni scorsi il settimanale Panorama ha fatto un po’ di conti e si è focalizzato sulla stretta correlazione tra il crollo del PIL italiano e il futuro delle pensioni.
Dai calcoli è emerso che chi si ritirerà dal lavoro tra il 2023 e il 2033 subirà una riduzione dell’assegno previdenziale tra il 2% e il 4%.
E’ più fortunato chi andrà in pensione nei prossimi mesi e comunque da qui a 3 anni, visto che non dovrebbe subire particolari ripercussioni dalla crisi in atto.
Diverso il discorso per coloro che raggiungeranno l’agognato traguardo della pensione negli anni successivi, visto che il loro assegno subirà una decurtazione che potrà estendersi anche fino al 6,7%, almeno stando ai calcoli realizzati da Epheso per Panorama.
dal sito www.trend-online.com