Sindaci contro il 5G, il DL Semplificazioni rende carta straccia le ordinanze
Sindaci contro il 5G, il DL Semplificazioni rende carta straccia le ordinanze
Il Governo prende la situazione in mano in tema di 5G e con il DL Semplificazioni rende nulle le ordinanze dei sindaci di centinaia di comuni italiani che si opponevano all’installazione delle antenne 5G.
Nel periodo più duro della pandemia di COVID-19, il tema dell’installazione delle reti 5G ha assunto connotati grotteschi, sollevando il più delle volte paure infondate, come il fatto che il Coronavirus fosse veicolato tramite la rete di quinta generazione. L’Istituto italiano di Sanità, nonché numerosi altri esperti, dichiarano da tempo che la tecnologia 5G è sicura per la salute dell’uomo o almeno non c’è una incontrovertibile evidenza del contrario al momento.
A fronte della levata di scudi di molti cittadini, preoccupati dalle mille voci a volte diffuse da persone non competenti (specie con video su Youtube), centinaia di sindaci in tutta Italia hanno emanato ordinanze per bloccare l’installazione delle nuove antenne 5G. Tali decisioni, a fronte delle concessioni delle frequenze, avrebbero rischiato – come peraltro già stava accadendo – di creare contenziosi tra le telco e le municipalità, con il pericolo piuttosto concreto di una sconfitta in sede legale da parte dei comuni e risarcimenti a carico della collettività.
Per questo è sceso in campo il Governo: il decreto Semplificazioni pubblicato in Gazzetta Ufficiale dopo il passaggio in Parlamento contiene un emendamento che rende nulle le iniziative dei sindaci contro l’installazione delle nuove antenne 5G. Il decreto è una modifica all’articolo 8 della legge del 22 febbraio 2001, n.36, comma 6, ed entrerà in vigore dal 31 luglio. Ecco cosa recita l’articolo 38:
“I comuni possono adottare un regolamento per assicurare il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti e minimizzare l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici con riferimento a siti sensibili individuati in modo specifico, con esclusione della possibilità di introdurre limitazioni alla localizzazione in aree generalizzate del territorio di stazioni radio base per reti di comunicazioni elettroniche di qualsiasi tipologia e, in ogni caso, di incidere, anche in via indiretta o mediante provvedimenti contingibili e urgenti, sui limiti di esposizione a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici, sui valori di attenzione e sugli obiettivi di qualità, riservati allo Stato ai sensi dell’articolo 4”, si legge in un passaggio.
In estrema sintesi il Governo scende in campo e dice ai sindaci di stare al loro posto, di non agire sull’onda di decisioni di pancia, magari prese (a volte, non sempre) per fini di carattere elettorale. Ne limita sostanzialmente la libertà decisionale e fa venire meno la formula del “principio di precauzione” finora sbandierata da molti. Le disposizioni vigenti in materia di installazione degli apparati 5G ed emissioni elettromagnetiche seguono normative stringenti definite e già verificate a livello statale, quindi il 5G ha ora il via libera per diffondersi gradualmente in tutto il territorio italiano.
dal sito www.hwupgrade.it