E PER FINIRE SULLA CINESE….
di Fulvio Biocca
Nei mesi precedenti, in un paio di articoli, si è parlato nel giornale, del regalo al mondo fatto dalla Cina, con il suo corona virus 19.
Qualcuno dice che il virus era in studio in un laboratorio cinese specializzato, da dove il virus si è diffuso accidentalmente. Forse non è vero ma è molto verosimile.
Una verità che potrebbe avvalorare l’ipotesi di una fuga accidentale di agenti eziologici ricercati, studiati e riprodotti per motivi strategici militari come arma o industriali quali generatori di vendite colossali di materiali di contrasto pandemico o per la cura dei contagiati, è dovuta al fatto che il virus si sia diffuso prima che l’ipotetico Ente ricercatore abbia avuto il possesso con relative e quantitativamente idonee scorte, di un vaccino certo. Senza vaccino e scorte appropriate la “bomba biologica” è un pericolo innanzitutto per chi la detiene e non può essere assolutamente impiegata da questi, ne per fini militari ne per fini commerciali, per non correre il rischio di esserne vittima prima, di quanto prodotto, come potrebbe essere accaduto per il corona 19.
Tornando all’attualità, quanto scritto e quanto “profetizzato” negli articoli precedenti, si è o si sta’ realizzando, non per bravura di chi scrisse gli articoli ma solo perché il virus si comporta in maniera assolutamente simile ad altri virus ben conosciuti da biologi e medici, ma in maniera più veloce ed a carica infettiva scatenante, più bassa.
Purtroppo alcuni medici intervistati continuamente dagli organi d’informazione, pur di restare sulla cresta dell’onda, hanno stra-chiacchierato al punto di ingenerare una sorte di sindrome da paura, che oggi, alla sparizione statistica dei contagi, spinge la popolazione a comportamenti liberatori con l’abbandono anche di quei veramente pochi accorgimenti indispensabili per ridurre in maniera molto consistente, la probabilità di contagio.
Non si nasconde l’impressione che “gli esperti” si siano impegnati tanto sugli organi d’informazione, al solo scopo di favorire sull’onda della paura, interessi farmaceutici ed industriali enormi.
Si pensi che ricca miniera potrebbe essere la vendita mondiale di un vaccino…..e… ben venga, se il vaccino fosse veramente tale…..il guaio è che la scoperta di un vaccino reale è remota per difficoltà oggettive qui lunghe da spiegare. Unica difesa oggi reale è far scorta strategica di siero per stroncare focolai sul nascere. Ma non si hanno notizie che politiche illuminate stiano facendo acquisire raccolte massicce di siero da ex contagiati – guariti, con ancora anticorpi nel sangue. Purtroppo il siero ricavato e offerto da costoro, fa miracoli ma non genera affari ……quindi perché promuoverne scorte strategiche? Sic!……
Perché questo articolo?
La bella stagione ed il fermo delle attività, hanno permesso la straordinaria recessione dei contagi come si era auspicato.
Il ritorno del freddo, dell’umidità, del non poter fare file d’attesa all’aperto per la frequentazione di esercizi pubblici ed il non controllo degli spostamenti sociali degli immigrati clandestini in particolare, genereranno sicuramente l’instaurarsi di pericolosissimi focolai: sorgenti che potrebbero generare una nuova pandemia.
In autunno quindi, i contagi torneranno ad aumentare perché il virus non è debellato. Purtroppo sembra lievemente mutato, cosa che lo renderebbe ancora più temibile perché i lavori svolti per la ricerca di un vaccino sarebbero invalidati perché non più “specie-specifico”.
Comunque, posto che gli irresponsabili che ci governano, fermino l’entrata di clandestini infetti o ne arginino almeno la loro pericolosità con abbondante quarantena su navi ospedale anche per quelli entrati via terra, per garantire la non fuga di possibili untori, sicuri generatori di focolai virali in Italia, lo scontro sarà sicuramente meno mortale perché i medici hanno imparato a fronteggiare il corona 19 e perché finalmente abbiamo “un’attrezzatura di macchine ed ospedali con reparti ad alto isolamento, idonea a curare epidemie relativamente estese garantendo così, tempo per permettere ulteriori approvvigionamenti in caso di ritorni pandemici. Bisogna dare atto che quanto è stato realizzato in merito dalle Autorità Lombarde, in pieno alto contagio sociale, è veramente da encomiare.
In un articolo a metà mese, si asseriva che il noleggio di navi è caro. E’ vero ! E’ molto vero. Ma evitare di mettere a sicuro repentaglio la vita di tanti compatrioti, non ha prezzo e sarebbe fare da assassini il non farlo, tenuto conto che non si riesce a fermare l’ingresso clandestino di stranieri.
L’Europa se ne frega come ha sempre fatto.
E’ solo capace di rispedirci con accompagnamento scortati da gendarmi che violano d’autorità i nostri confini, i clandestini che dal nostro suolo riescono a passare nel loro.
E ci offendono proteggendo le navi-taxi che sotto le loro bandiere, accompagnano “eroicamente” ai nostri porti (non ai loro) “i prelevati in mare a richiesta telefonica pre-concordata”.
E seguitano ad offenderci chiamandoli “profughi” anche se provengono quasi esclusivamente, da suoli più poveri del nostro ma sicuramente ove non ci sono persecuzioni ma solo organizzazioni feudali che dovrebbero scrollarsi da soli – ammesso che lo volessero – come tutti i popoli liberi hanno fatto e non venire qui a pretendere una vita migliore a nostre spese. Quanti Italiani sono morti da soldati per difendere i nostri confini nel 900 e noi che facciamo………..
Anche su questo fronte occorrerà rimboccarci le maniche e far da soli senza sperare più ne, nell’Europa ne, nei sedicenti ministri italiani completamente incapaci di tenere la barra del timone della nave Italia. Parimenti anche sul fronte di un eventuale nuova virulenza epidemica, toccherà ancora una volta al popolo agire da protagonista: ogni cittadino da solo dovrà fare la sua parte per proteggere se stesso ed i compatrioti e, giocoforza i clandestini.
Ecco allora poche informazioni-chiave, scientemente attendibili, da osservare per ridurre fortemente il rischio che il il contagio da CV19 ancora presente in Italia, esploda di nuovo.
Evitare fino all’impossibile, la presenza in locali a forte rischio di contagio quali astanterie di medici di base, di ospedali, di uffici postali ed altri locali chiusi ove la gente stanzia in attesa di essere chiamata. Sono inoltre, siti a contaminazione ambientale facilitata quindi possibilmente da evitare, anche : Cinema, teatri, uffici, sale per conferenze o di ritrovo se, prive di forte ricambio d’aria e discoteche. Per quest’ultime siti paragonabili, in funzione delle caratteristiche intrinseche e della impossibilità di disciplinarne la fruizione, sarebbe auspicabile la sospensione a tempo indeterminato delle attività.
Uso delle mascherine. Sono impiegate non per non essere contagiati ma per non contagiare il prossimo quando s’ignora di essere malati o portatori asintomatici. Usarle quindi solo in ambienti non familiari e all’aperto se impossibilitati a mantenere distanze sociali inferiori ad 1,5 metri circa se, naturalmente, non si è conviventi.
I guanti sono inutili e tediosi nel normale nostro fare quotidiano perché non sono le mani punto di penetrazione virale ma solo mezzi di propagazione virale. I guanti devono quindi essere assolutamente indossati insieme alla mascherina, solo da operatori che maneggiano o preparano cibi e da operatori sanitari.
Gli occhiali proteggono dagli spruzzi salivari di portatori di virus infetti privi di mascherina e posti a distanza ravvicinata Quindi usarli solo se servono.
Mezzi pubblici usarli solo se veramente indispensabili e non affollati. Porsi sempre di spalle ad altri viaggiatori e viaggiare possibilmente non seduti per poterci meglio difendere variando la posizione e porci se possibile, vicino a finestrini aperti. Indossare rigorosamente la mascherina. Sanificare le mani con disinfettante da portare sempre seco, appena si scende dal veicolo o quando si toccano cose pericolose (soldi, poggia-mani, maniglie, predelline agli sportelli di uffici etcc.
Mezzi di locomozione personali Evitare il trasporto di persone non familiari. Non avere restrizioni nell’usarli. Si auspica vivamente che la stupidità dei sindaci non suggerisca loro l’instaurazione o la richiusura di aree a traffico limitato o blocchi del traffico privato, che obbligherebbero i cittadini ad un uso maggiore dei mezzi pubblici (un pizzico d’inquinamento in più è sicuramente da scegliere rispetto alla facilitazione del contagio ).
Lavoro a casa Richiederlo, facilitarlo e permetterlo sempre quando possibile, anche a costo di qualche rinuncia da ambo le parti o accettazione di maggiori controlli.
Ambienti di lavoro e scuole. Se indispensabile la frequenza, mantenere rigorosamente le distanze sociali. Usare mascherine guanti ed occhiali quando prescritto o quando si ritiene personalmente, di doverli impiegare. Favorire al massimo la ventilazione dei locali aprendo le finestre sempre anche se i locali sono attrezzati con condizionamento a solo ricircolo parziale. Meglio un maglione in più che l’influenza cinese (speriamo che l’inverno sia mite ). Tener sempre presente che il contagio avviene non solo da cariche virali contenute nelle gocce salivari, lacrime e da escreti, ma anche dall’aerosol emesso nell’espirazione (contagio da incontri ravvicinati con persone infette, “aria viziata” in ambienti chiusi)
Non frequentare siti esterni o interni frequentati da gente o etnie notoriamente inosservanti delle regolamentazioni vigenti: è più probabile che siano fonti d’infezione. Su questi dovrebbe sussistere un maggior impegno da parte delle Forze dell’Ordine, ad oggi fortemente carente. Azioni repressive di queste, vengono usate da forsennati solo verso i cittadini italiani, forse perché la repressione è meno faticosa e resa facile dalla loro educazione all’obbedienza.
Curare particolarmente l’alimentazione non sottovalutando un buon apporto proteico e supporto vitaminico allo scopo di rafforzare le difese immunitarie con l’assunzione di vitamine A, C, D,E e P.
Una raccomandazione particolare ai cittadini con carenze da patologie subite o in atto, degli apparati respiratori e cardiaci di cercare di uniformarsi fino a fine pandemia, ad uno stile di vita simile a quello tenuto durante il periodo di clausura, appena terminato.
Osservando quanto indicato, NON si contrasterebbe con altissime probabilità di successo, l’infezione al prossimo ”rialzar della testa” dell’ influenza cinese.
Buona fortuna……
Immagine dal sito www.meteoweb.eu
di Fulvio Biocca
(biologo)