Ricordando Arturo Diaconale

Ricordando Arturo Diaconale

Uomo mite e di grandi intuizioni. Capace di farti amare il lavoro di giornalista, insegnandotelo senza la pretesa di farlo, così per aggiungere ulteriore sale.
Non si è mai prostrato davanti al potere, ma ne era affascinato. I suoi articoli erano sferzanti, acuti, garbati e con una base solida per una discussione.
Ho lavorato con lui molti anni allora eravamo in redazione a L’Opinione, una fucina di idee, eventi e iniziative con molti giovani e l’indimenticabile Enzo Balboni e di caffè ne abbiamo presi tanti.
Dall’esperienza di redattore parlamentare de Il Giornale di Indro Montanelli di strada ne ha fatta, sempre con quel piglio abruzzese che lo contraddistingueva.
Arturo mi mancherai molto.
Con affetto e la stima di sempre

Immagine dal sito www.ilmessaggero.it

Luciano Tommaso

 

Arturo Diaconale
Prima di terminare la sua carriera alla Lazio, è stato un grande giornalista. Iniziò la sua carriera professionale a «Il Giornale di Sicilia» nel 1973, fino a diventarne capo della redazione romana. Nel 1985 il passaggio a «Il Giornale» allora diretto da Indro Montanelli, poi dal 1992 l’apporodo in televisione a «Studio Aperto» su Italia 1 . Dopo un anno lasciò il mondo della televisione per diventare direttore del settimanale «l’Opinione». Da sempre liberale fu ospite per anni di tutti i principali talk show . Fu candidato (sconfitto) al Senato nel 1995 per il Pdl. Il 4 agosto 2015 viene eletto membro del Consiglio di amministrazione della Rai dalla Commissione di Vigilanza Rai e ci rimarrà fino al 2018. Nel 2020 lascia la direzione de «l’Opinione». Diaconale è stato molto impegnato negli anni anche nel sindacato unico dei giornalisti. Fu infatti vice-segretario nazionale della Fnsi e segretario dell’Associazione stampa romana.

Biografia dal sito www.corriere.it