ROSSO DI GIORNO E DI SERA, LA QUESTIONE PERÒ È ANCORA NERA

di | 15 Apr 2021

Sono giorni di anniversari tristi e dolorosi, di un primo lockdown che ha visto morire troppe persone, anche molto care e vicine.
I dati dei contagi, dopo un anno, sono ancora altissimi.
E in generale il sistema non ha saputo affrontare tempestivamente quasi nulla, non ha adottato le tecnologie né i servizi che aveva promesso di mettere in campo, le persone sono state lasciate sole, si sono arrangiate e in molti casi non ne possono più, dal punto di vista economico e prima ancora psicologico.
Certo, era una sfida difficile, però noi la pagheremo più cara di altri, per queste ragioni e per tutte le ragioni che c’erano anche prima della pandemia.
E poi vedo un certo lassismo, perché facciamo sempre le cose a metà, e i furbi si organizzano sempre, per esulare dalla norma. E fanno come se le regole non esistessero. Gli altri, quelli rigorosi, passano giorni lunghissimi e solitari oppure pieni di cose da fare, tra la DaD e il lavoro. Ovviamente a chi ha più di una casa è concesso di spostarsi, dove vuole. Chi ne ha una soltanto, invece, soprattutto se piccola, si attacca. Perché a un po’ di classismo, nemmeno nell’infuriare della pandemia, non sappiamo mai rinunciare. Mai e poi mai.
Non è andato tutto bene e non sta andando bene per niente nemmeno ora. A confermarlo l’incredibile vicenda – italiana ma prima europea – sui vaccini, in una confusione “generale” (absit) che non fa che peggiorare ancor più le cose.
Speriamo che queste settimane di lockdown (all’italiana) funzionino. E che i vaccini arrivino e soprattutto il sistema sappia finalmente organizzarsi perché arrivino alle persone.
Ogni giorno che passa sono vite umane che si perdono, miliardi di euro e di angosce. Per oggi e soprattutto per il futuro, che sembra definitivamente scomparso. Orizzonte? Quale orizzonte?

 

Immagine dal sito www.vecteezy.com

di Giuseppe Civati

 

Giuseppe Civati

Giuseppe Civati nasce a Monza il 4 agosto 1975. Laureato in Filosofia, dopo aver conseguito un diploma in “Civiltà dell’Umanesimo e del Rinascimento” presso l’Istituto di Studi sul Rinascimento di Firenze, ha conseguito il dottorato di ricerca in Filosofia presso l’Università Statale di Milano, dove ha collaborato con la cattedra di Storia della filosofia, oltre che con l’Istituto di Studi sul Rinascimento e con l’Universitat de Barcelona…

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