Informazione tra realtà e mistificazione

“La disillusione nei confronti delle strutture istituzionali ha condotto a un punto nel quale la gente non crede più ai fatti. Se non ti fidi di nessuno, perché mai dovresti fidarti dei fatti. Se nessuno fa niente per te, perché mai dovresti credere a qualcuno.” (Noam Chomsky)

 

Importante la questione dell’alfabetizzazione informatica e come fornire strumenti critici sulle notizie e delle fonti online. È stato realizzato un test denominato CRAAP, apparente soluzione al problema, acronimo di: Currency: la tempestività delle informazioni; Relevance: l’importanza delle informazioni per le tue esigenze; Autority: la fonte delle informazioni; Accuracy: l’affidabilità, la veridicità e la correttezza del contenuto; Purpose: il motivo per cui esistono le informazioni. Altro problema di rilievo, secondo Noam Chomsky, di cui si tiene poco conto è lo screditamento dei principali organi di informazione: il Governo, i media, i Servizi di Sicurezza, comprese Forze dell’Ordine, avendo così subito un crollo della fiducia pubblica. E chi in maggior misura ha contribuito sono stati alcuni fatti come la guerra in Iraq, la pirateria informatica. Altro coefficiente la “comunità immaginata” l’Italia è irrimediabilmente dicotomica, i dialoghi, i racconti che si sono prodotti nel corso della storia hanno fortificato due contrapposte ambienti sociali e culturali, Nord e Sud. Modelli, definizioni colte, osservazioni politiche hanno partecipato a leggere e trasmettere una “memoria dualistica”. La costituzione delle Regioni ha contribuito a questa separazione manichea, hanno dato nuovi contorni al dialogo pubblico, senza cambiare i racconti dominanti, rafforzando categorie e divisioni stereotipate. E la Memoria Storica ha influenzato il concetto di un establishment non degno di fiducia. Un Media migliore di un altro non ha senso per chi non crede nei media, così come un’informazione governativa, associata ad un esame di un’élite politica screditata, non è credibile, o almeno si dubita. In conclusione, oltre a test CRAAP o approcci “questo è buono, questo è cattivo” è necessario un approccio più sofisticato, concentrarsi sulle fonti, fare attenzione al capitale sociale, culturale ed economico, e dare capacità critica sulle interpretazioni delle informazioni. Affrontare i pregiudizi e concentrarsi sulle condizioni sociali piuttosto che su quelle che diffondono la propaganda, anche se è più difficile. Il “professionista dell’informazione” sembra che abbia la soluzione, ma in realtà è un problema sociale, e così è rassicurante sapere che i problemi hanno soluzioni facilmente identificabili, ma in pratica la Vera realtà è costituita da problemi richiedono una certa complessità nella loro soluzione. Occorre rendere e dare la consapevolezza ai cittadini di riconoscere la realtà Vera, imparare ad osservarla, non a ridurre a sola fiducia o non fiducia la valutazione personale, al fine di imparare a distinguere la Disinformazione dalla Misinformazione dalla Notizia vera.

Immagine dal sito www.ijlpp.com

In Allegato la sintesi degli interventi:
Sintesi degli Interventi

 

di Pietro Bergamaschini

 

Pietro Bergamaschini
Già dipendente della Camera dei Deputati, esperto d’informatica.
Attualmente Direttore Editoriale del Giornale Online “Italianitalianinelmondo.com”