IL COMIGNOLO DELLA SISTINA* SENZA FUMATE
“Andy Warhol – Cosa si farebbe per 15 minuti di gloria”…

di | 1 Ott 2021

                    Elaborazione Immagine di Lorenzo Forlani

Più di qualcuno, strofinandosi le mani, già pensava al conclave per l’elezione di un nuovo Pontefice della Chiesa di Roma, mentre Papa Francesco era ricoverato al Policlinico Gemelli.
Forse confidavano nella morte del Pontefice?
In una conversazione in Slovacchia, riportata da La Civiltà Cattolica e datata 21 settembre 2021, Papa Francesco ha detto: “alcuni mi volevano morto. Ci sono stati incontri tra prelati per il conclave”. Francamente innanzi a queste affermazioni, divulgate da La Civiltà rimaniamo costernati e addolorati.
“Sono ancora vivo. Nonostante alcuni mi volessero morto. So che ci sono stati persino incontri tra prelati, i quali pensavano che il Papa fosse più grave di quel che veniva detto. Preparavano il conclave. Pazienza! Grazie a Dio, sto bene”.
Ingenuità, rabbia ,paura di Bergoglio? Non possiamo crederci perché è il Papa! E’ vero che sono stati troppi e inattuati gli annunci di Francesco appena nominato, ma la sua forza morale e spirituale lo ha sorretto con efficacia. Sicuramente collaboratori non all’altezza o peggio infedeli che hanno contribuito e forse contribuiscono a fornire una distorta immagine pubblica.
Non meno sconcertante la risposta del Cardinale Segretario di Stato Parolin secondo il quale non risulta nessun incontro segreto di prelati che dopo l’intervento chirurgico a cui è stato sottoposto Francesco si sia riunito per preparare il futuro.
Anzi, rafforza: “può essere che il Papa abbia informazioni che io non ho“ e “che il clima all’interno delle Mura Leonine non è teso”.
Mai parole furono più inquietanti per contraddire il Papa.
Un precedente molto molto pericoloso…Tanto che sovviene un forte dubbio: questo accaduto è tanto surreale che c’è da chiedersi se sia più allucinante che taluni prelati volevano la morte del Pontefice o che lo Stesso abbia partecipato il mondo intero di questi suoi spaccati funesti.
Si è dunque superato di gran lunga ll confine della decenza.
Ma quello Spirito Santo che elegge il Papa non fa breccia nei vivaci cardinaloni (molti dei quali apparentemente fedeli a Francesco, sono bramosi di potere)? Pare proprio di no.
E occorre chiedersi come mai La Civiltà Cattolica non parla dei milioni di cristiani nel mondo, i quali ricevono minacce di morte per poi venire veramente uccisi. Veramente strano…
Comunque il Pontefice (o la sola La Civiltà Cattolica), anche se si sente costretto a rendere pubbliche le bassezze dei palazzi del potere vaticano per ripararsi dai nemici interni, dimostra una preoccupante debolezza intaccando così la sua autorevolezza spirituale, morale e temporale come massimo riferimento della Chiesa di Cristo.
Non si può cavalcare l’accusa al Pontefice di di neo modernismo teologico, dicono che stia spostando la dottrina fuori dai binari della Bibbia. Ecco perché penso fortemente sia stato mal consigliato (e non è la prima volta) da gesuiti in carriera singolarmente intraprendenti.
Ma chi sono i possibili aspiranti al Soglio di Pietro?
Forse lo stesso Parolin che ancora deve spiegare come mai predicava che: «gli scandali non vanno coperti, ma corretti e sanzionati>>, dimenticando che fu lui stesso a chiedere un prestito di 150 milioni di euro per rimediare al “buco” dell’acquisto del palazzo londinese, e da questa inusitata richiesta nel 2019 era partita la denuncia dello stesso Ior e del Revisore generale, da cui sono partite le indagini.
Poi la segreteria di Stato è stata trasformata in un Dicastero senza portafoglio, poiché i suoi beni sono stati trasferiti all’Apsa (Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica) con la gestione in capo alla Segreteria per l’economia.
Altro aspirante silenzioso Il Cardinale Matteo Zuppi, romano e italiano fatto cardinale da papa Francesco. Una storia che sa di “escalation cercata e programmata”, infatti è nipote d’arte .Lo zio era infatti Carlo Confalonieri, prefetto della Congregazione per i vescovi; Il padre Enrico, invece, era fotografo, giornalista, direttore per decenni del supplemento domenicale dell’Osservatore Romano. Al liceo Virgilio di Roma Matteo conosce Riccardi e nel 1968, in quello stesso liceo, fondano un nuovo movimento nato come appendice romana di Comunione e Liberazione, per poi separarsi trasferendosi nel locali della piccola Chiesa di Sant’Egidio a Trastevere.
Più una ricerca di spazi di gestione che di spiritualità (solo ostentata) presentandosi come Il dimesso popolare prete fatto di” crema pasticcera de Roma” in bicicletta, da Roma a Bologna dove come Arcivescovo scorazza per le vie della Città intrattendosi con il giovane Santori, già leader in caduta libera del movimento delle “Sardine” candidato alle comunali e più in alto col “prode Prodi” e il candidato sindaco di destra Battistini . I poveri possono aspettare…Nel definirsi “prete di strada” dimentica di aggiungere “chic”.
Più convincente per autenticità, il cardinal Konrad Krajewski, polacco, elemosiniere del Papa noto come braccio operativo di Bergoglio.
E ancora il Cardinale filippino Tagle che viene visto da più parti come un “delfino” di Papa Francesco o il cardinale Peter Turkson, ghanese e prefetto del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano . Una persona mite (quasi sognante) e degna è sicuramente il francescano Mauro Gambetti , uomo che evita pacoscenici mediatici e porta avanti il suo lavoro e il gravoso incarico di Vicario Generale del Papa per la S.Sede con umile convinzione e disponibilità al dialogo.
Altra speranza progressista è rappresentata dall’iperattivo cardinal Reinhard Marx, che si è dimesso da presidente dell’Episcopato tedesco, ma che sta portando avanti con forza un sano confronto ideale all’interno della mura leonine. Ma le sorprese saranno ancora molte…
Dopo le vicende del controverso caso Becciu (che non era certo da solo) c’è una inderogabile necessità che sia fatta piena luce e che la questione, come molte altre ( non finisca inesorabilmente sotto lo sporco incontenibile zerbino vaticano) dove identificare responsabili e “logge di cospirazione” punendo i colpevoli . Speriamo che Papa Francesco veda al di là di quanto riferito dai Tribunali e dai tribunalisti e improvvisati tribuni interni…
Parli con i navigati cardinali Ruini, Versaldi, Vallini e l’ americano Sean O’ Malley, per affinare la conoscenza del quadro “politico” della Santa Sede diverso da quello finora narratogli.
Chiarezza! Un atto dovuto nei confronti di oltre un miliardo di fedeli che credono! La Chiesa è in crisi si cominci a rinnovare quella di Roma della quale il Papa è il Vescovo , per la quale di recente ordinò una specifica ispezione e ad oggi non ci è dato sapere nulla …Occorre cambiare metodo, perché la trasparenza premia. Bene ha fatto Bergoglio a porre ordine nella sanità vaticana gestita finora da ordini religiosi e caratterizzata da degrado e atroci speculazioni sbarrando la strada ai gruppi speculativi come la cordata Ghribi-Angelino Alfano che puntava a rilevare l’Ospedale Fatebenefratelli all’Isola Tiberina di Roma.
Dovrebbero essere attenzionate Diocesi importanti come Genova ad esempio, per evitare fatali commistioni con i poteri locali imprenditoriali e bancari. Speriamo che non ci si fermi e si vada avanti.

* https://www.focus.it/cultura/storia/perche-quando-si-elegge-il-papa-si-fa-la-fumata-bianca

Elaborazioni Immagini di Lorenzo Forlani; Pietro Bergamaschini

 

di Luciano Tommaso Gerace

 

Luciano Tommaso Gerace
Maggiorenne calabrese, nato da 2 trentenni e un lustro.
A vent’anni collabora con Don Luigi di Liegro nel settore stampa e pubblicità della CARITAS Diocesana di Roma.
Dal 1981 all’88, è stato responsabile del settore editoria nelle Confederazioni UIL e CISL.
Nell’84 Consigliere nella Società Editoriale delle tre Confederazioni.
Nel 1985 Capo Ufficio Stampa del Questore della Camera dei Deputati.
Consulente Ente Gestione Cinema – Consulente Istituto nazionale dell’Informazione INI.
Consulente EDITALIA poi ETI Ente Teatrale Italiano.
Consulente della Rivista storica IL TRAVASO DELLE IDEE.
Responsabile relazione esterne de L’Opinione Quotidiano.
Assistente dell’Amministratore delegato di ALITALIA.
Consigliere d’Amministrazione di OLIVETTI-OP Computer.
Direttore di ITALIANI Mensile stampato.
Nel 2008 con un gruppo di giornalisti e professionisti fonda il Mensile online wwwitalianitalianinel mondo.com che dirige come Direttore Responsabile.
Nel 2017 è stato responsabile relazioni pubbliche dell’Associazione Alamari Carabinieri Onlus.