COMUNICARE CON IL SILENZIIO

                    Felice Casorati, Autoritratto Giovanile Particolare

Karl Kraus, scrittore e umorista austriaco, affermava che “se il sole della cultura è basso, i nani hanno l’aspetto di giganti”. Ecco, potrebbe essere anche questa la definizione della cosiddetta politica nostrana.
Si è ad un livello talmente basso che alla fine è scontato scambiare il nulla per un “non so” di qualcosa.
La politica ha abdicato da tempo al suo ruolo “storico” di decisore delegando a poteri “altro”. Appare chiaro quindi il vuoto di sovranità politica nel quale è caduto il Paese da decenni direi, in una sorta di abecedario imponente di deleghe, responsabilità e oblii.
Le infinite deleghe alla tecnocrazia, alla magistratura, alla burocrazia, al popolo, persino a un’azienda e al suo capo. Per non parlare poi di deleghe ai sindacati, all’Europa, a propaganda, ai social, ai sondaggi e molto altro. Questa lunga fase ha provocato una ricorrente fuga dalla responsabilità e naturalmente dalla politica come futuro, come progettazione di un prossimo destino.
Manca alla politica italiana la consapevolezza della necessità di un personaggio che ami lo Stato e si batta per esso , uno statista in essenza ed operato.
Con Mario Draghi, indicato dal Presidente Mattarella, finalmente abbiamo scoperto la figura di un uomo al di sopra della politica che ha in dote la consapevolezza del proprio dovere di saper indicare la strada e di non farsela indicare, contenendo quel che resta delle rivendicazioni delle fazioni presenti in Parlamento.
Il fatto stesso di non fare un suo partitino, come i predecessori, distingue in impegno e autonomia Mario Draghi.
Oggi la paura prevale su tutto e ha soppiantato la sfiducia e si è scivolati verso l’astensionismo di massa.
Viviamo in una fase “sospesa” della nostra società civile :una sorta di “democrazia virale”.
Il sentimento più diffuso è il timore che la pandemia non finirà mai e che non vale la pena impegnarci in iniziative di aggregazione e partecipazioni politiche. Ogni forma di partecipazione si può intendere come assembramento che la gente preferisce evitare, magari per concentrarsi nelle vie centrali delle citta ,a piedi o peggio su micidiali monopattini, e nel peggiore dei casi sfogarsi nei furenti cortei negazionisti del virus e dei
green pass. Nel frattempo il potere dei potentati è particolarmente attivo…
Perché regalare a Urbano Cairo, in difficoltà, una quota del canone tv per un Tg alla 7?
L’inversione di rotta del patron della 7 e di Rcs che ha voluto il ridimensionamento dei Cinque Stelle a favore del Pd ed è in fase di ricondurre alcuni anchor men (e soprattutto anchor red woman) ad una mansuetudine rituale rinunciando al ritrovo di conventicole di stesse facce, forse per non disturbare il manovratore?
E ancora la vicenda Telecom Italia potrebbe essere una ghiotta prelibatezza per gli adviser europei di M&A per tutto il 2022.
Il gruppo di telecomunicazioni, da tempo in acque agitate, ha annunciato la prossima costituzione di un comitato interno per analizzare l’offerta presentata dal gruppo Kkr che silenziosamente parteggia per Iliad.
Cosa non si fa per accontentare società di revisione e studi legali imperanti… Perché Chiara Mosca da Mediobanca alla Consob?
Perché queste “singolari liason” tra privato e pubblico?
Non parliamo poi del disastro Monte dei Paschi di Siena.
Cosa ne pensa il Ministro dell’Economia Daniele Franco che ai tempi dell’accorpamento Banca AntonVeneta in Mps (amministrato dal condannato Mussari ) era Ragioniere Generale dello Stato? Tempi che passano, tempi che tornano ma con gli stessi personaggi…Non basta alla classe imprenditoriale usare termini beceri per quanto irrealizzabili : equo – sostenibile – bio – implementativo etc … non bastano per rifarsi una certa verginità.
Economia bislacca …
Nella cupa era della pandemia e del Piano di Resistenza e Resilienza (pessimo termine) C’è bisogno di una cura Draghi veramente prodigiosa.
Occorre partire da una presa di coscienza che deve partire dalla frattura di un sistema autoreferenziale che acclama solo se stesso senza più il coraggio di pensare altro.
Per questo chi continua a difendere questo sistema, sia a destra sia a sinistra, è avversario della buona politica.
Bisogna rifondare la politica con responsabilità e contrastando un bipolarismo congestionato è ormai arrivato al limite, sprigionando quelle energie di forza ad una effettiva ripresa economica , sociale e culturale. Per ora i sondaggi (tra il serio, il faceto e l’interessato) contemplano solo quattro formazioni politiche: il Partito Democratico, Fratelli d’Italia, Lega e Movimento Cinque Stelle, forze oscillanti tra lo 0,0 a seconda del momento e degli avvenimenti di quel momento, ma con una unica certezza Draghi, il quale li ha oscurati (e menomale così dovrebbe essere con i parlacciuti virologi)) con il suo nome, con la sua storia e i suoi (pochi per ora) fatti realizzati.
Eppure il Premier non ha social, non partecipa a talk show, non rilascia interviste e parla al Paese con conferenze stampa .In poche parole un Presidente del Consiglio discreto.
Ebbene questa “strategia del silenzio” è vincente considerando gli alti indici di gradimento raggiunti. Il non parlare di “totoQuirinale” è straordinario, sia per il rispetto al Capo dello Stato che al suo futuro forse non italiano. Noi speriamo di rivedere Mattarella, meglio che il nutrito gruppo di pretendenti formino una proloco “quirinale”e nominino l’attuale Segretario Generale Zampetti segretario.
Nell’affollato salotto di Marisela Federici si discuterà forse dell’albero di Natale della Giunta Gualtieri sulla scelta delle “palle”.

di Francesco Petrucci

 

Francesco Petrucci
Sociologo. Si è laureato presso l’Università di Roma la Sapienza.
Osservatore nei corsi economici presso L’Unione delle Camere di Commercio.
Esercitatore presso la Cattedra di Filosofia Moderna con il prof Franco Bianco.
Assistente presso la cattedra di Metodologia e Tecniche della ricerca sociale con il prof. Gianni Statera.
Ha lavorato presso la Group Italia Spa; la Confederazione della Uil nazionale e della Cisl nazionale distaccato da Società Autostrade Spa.
Assistente dell’Amministratore Delegato OLIVETTI EUROCOMPUTERS.
Presidente del Comitato Culturale del Giornale online “ITALIANITALIANINELMONDO.COM”.
Direttore delle Ricerche del CEFRASM Centro Francescano di Studi sul Mediterraneo