Tra scienza e politica. Una autobiografia (UTET 2022)
La domanda non è perché si scrive un’autobiografia, ma perché ho scritto la mia autobiografia. Sono stato particolarmente importante, famoso, potente, influente? No. Però credo di avere vissuto una vita variamente interessante. Ho fatto molte esperienze non usuali, non diffuse, non ripetibili. Raccontarle può soddisfare qualche curiosità. Può dimostrare che esistono insegnamenti da apprendere. Può evidenziare quanto nella vita, non soltanto nella mia, è prodotto sia dal caso (fortuna) sia dalla virtù, in quali quantità rispettive giudicheranno i lettori. Un’autobiografi a, almeno per quel che mi riguarda, è anche l’occasione di “rileggere” la propria vita, ricordarsi del fatto, del non fatto, del fatto male. Inevitabilmente, vi ho trovato rimpianti per le cose non fatte, per le occasioni dalle quali non ho tratto insegnamenti, per le opportunità non colte, ma anche rimorsi per le cose fatte male. Non porto (quasi) nessun rancore per i torti che ho subìto.
Qui racconterò quel che mi è successo e quello che ho fatto nel corso della mia vita “pubblica” mantenendo il collegamento con gli avvenimenti in Italia e in alcune parti del mondo. Lo farò offrendo informazioni e conoscenze che ritengo di qualche interesse, ma soprattutto utili per capire dove eravamo alcuni decenni fa, come siamo arrivati alla situazione attuale, in quale direzione stiamo andando. Quando possibile, individuerò e, se ci riesco, spiegherò i fattori alla base dei cambiamenti e discuterò le alternative possibili. Certo, sarà sempre il mio punto di vista, non estemporaneo, però, ma argomentato e fondato sui dati disponibili dei più vari generi.
Il titolo mi è stato suggerito più di trent’anni fa da Gigi Pedrazzi come resoconto della mia esperienza di parlamentare. Gli sono molto grate. Il sottotitolo avrebbe dovuto essere Indipendente al Senato.
di Gianfranco Pasquino
Gianfranco Pasquino
GIANFRANCO PASQUINO (Torino, 1942), allievo di Norberto Bobbio e di Giovanni Sartori, è professore emerito di Scienza politica all’Università di Bologna. Associate Fellow alla SAIS-Europe di Bologna, è stato direttore, dal 1980 al 1984, della rivista “il Mulino” e, dal 2000 al 2003, condirettore della “Rivista italiana di Scienza politica”. Dal 2010 al 2013 presidente della Società italiana di Scienza politica, è autore di numerosi volumi, i più recenti dei quali sono Cittadini senza scettro. Le riforme sbagliate (2015), Bobbio e Sartori. Capire e cambiare la politica (2019, tradotto in spagnolo nel 2020) e Italian Democracy. How It Works (2020). È particolarmente orgoglioso di avere condiretto insieme a Norberto Bobbio e Nicola Matteucci per Utet il celebre Dizionario di politica (2016, nuova edizione aggiornata). Per Utet ha inoltre pubblicato La Costituzione in trenta lezioni (2016), L’Europa in trenta lezioni (2017) Minima politica (2020) e Libertà inutile (2021). Dal luglio 2005 è socio dell’Accademia dei Lincei.
(Utet)