RECENSIONE LIBRO “NA OTA NO’…” scritto da Mira Carpineta

“La memoria non è ciò che ricordiamo, ma ciò che ci ricorda.
La memoria è un presente che non finisce mai di passare”, affermava Octavio Paz, premio Nobel per la letteratura.
In questa citazione nella prefazione di Goffredo Palmerini si racchiude il senso del lavoro che l’autrice ha profuso in questo volumetto, ricco di richiami a valori che oggi è sempre più difficile custodire.
Nella ricerca di un passato che sembra ancora più lontano di quello che è in realtà, c’è l’intento di ritrovare non solo le radici di una famiglia, ma soprattutto le emozioni, gli affetti, l’eredità di vissuti che compongono ancora il presente delle nuove generazioni.
I protagonisti sono i nonni, come ne abbiamo avuti tutti, ma che appartengono ad una generazione e ad un mondo completamente diverso da quello attuale.
Nei racconti della sua “Mammuccia”, l’autrice ritrova un lessico familiare di cui si è nutrita, con cui è cresciuta e che ha scandito la sua quotidianità, rassicurante, allegro, come nelle chiose delle storie, nonostante la Storia, quella con la S maiuscola, abbia segnato drammaticamente le loro vite.
Una generazione che è sopravvissuta a terribili prove, il terremoto della Marsica del 1915, due guerre mondiali, pandemie, ma che nel giro di pochi anni (relativamente ai tempi storici 60/70 anni sono davvero pochi) riesce a vedere e vivere in un mondo completamente nuovo e diverso, le nuove tecnologie, il telefono, il televisore, la lavatrice…
Queste persone semplici, analfabete, contadini e minatori, hanno vissuto la Storia e i cambiamenti pur rimanendo sé stessi, senza mai arrendersi alle prove durissime della vita in un luogo, la Marsica appunto, in cui il retaggio di una cultura feudale e latifondista, li definiva “cafoni”.
Da queste persone, tuttavia, noi traiamo le nostre origini e l’autrice, nel suo viaggio a ritroso ritrova in modo davvero particolare, una voce, la voce della sua “Mammuccia”, che canta e racconta per ore tutto il suo sapere. Grazie ad un antropologo ricercatore universitario dell’Università di Chieti, il prof. Profeta, che negli anni 70 ne registrò la voce e i canti della tradizione orale e grazie alle moderne tecnologie digitali, l’autrice è riuscita a recuperare le tracce digitalizzate e custodite presso l’istituto per la Conservazione dei Beni culturali sonori del Ministero della Cultura.
Brava, la nostalgia di persone e ricordi è un valore immenso che genera pensieri “positivi” e li mostra con il garbo colorato dai sentimenti.
di Luciano Tommaso Gerace
Mira Carpineta
Nata a Teramo il 6 giugno 1964, laureata in comunicazione giornalistica all’Università di Teramo, iscritta all’ODG Abruzzo nell’Albo pubblicisti, ho collaborato e poi diretto fino al 2015 un mensile cartaceo (PrimaPagina – 15000 copie) a diffusione regionale e relativo sito web. Attualmente collaboro come freelance e gratuitamente con diverse testate on line molte delle quali dirette a italiani e abruzzesi all’estero. Come giornalista mi occupo di argomenti politici economici e sociali ma scrivo anche racconti e ricerche storiche.
Maggiorenne calabrese, nato da 2 trentenni e un lustro abbondante.
A vent’anni collabora con Don Luigi di Liegro nel settore stampa e pubblicità della CARITAS Diocesana di Roma.
Dal 1981 all’88, è stato responsabile del settore editoria nelle Confederazioni UIL e CISL.
Nell’84 Consigliere nella Società Editoriale delle tre Confederazioni.
Nel 1985 Capo Ufficio Stampa del Questore della Camera dei Deputati.
Consulente Ente Gestione Cinema – Consulente Istituto nazionale dell’Informazione INI.
Consulente EDITALIA poi ETI Ente Teatrale Italiano.
Consulente della Rivista storica IL TRAVASO DELLE IDEE.
Responsabile relazione esterne de L’Opinione Quotidiano.
Assistente dell’Amministratore delegato di ALITALIA.
Consigliere d’Amministrazione di OLIVETTI-OP Computer.
Direttore di ITALIANI Mensile stampato.
Nel 2008 con un gruppo di giornalisti e professionisti fonda il Mensile online wwwitalianitalianinelmondo.com che dirige come Direttore Responsabile.
Nel 2017 è stato responsabile relazioni pubbliche dell’Associazione Alamari Carabinieri Onlus.