UN LIBRO ANCORA DA SCRIVERE

Quanto prima partirà la nuova fase, non solo per quanto riguarda la nuova Legge elettorale e l’attuazione dei Decreti attuativi del Pnnr ma anche per le scelte relative all’utilizzo delle risorse dell’Europa e molto probabilmente anche i fondi del Mes, tanto vituperati.
La Premier, con tutti i meme* possibili, sprigiona, forse per la sua “garbatelle eau de parfum” (mi permetto scherzare) un’ empatica vitalità di chi si compenetra nei panni delle persone sofferenti per oggettive difficoltà, ma convince poco i sepolcri di Bruxelles e qualche generalone Usa, i Commissari (fra i quali Gentiloni) e molti elettori non votanti e indecisi.
Del resto le capacità non mancano certo alla Premier. Forse buon sangue non mente (la nonna è stata bellissima attrice Zoe Incrocci che recitò anche con Totò).
Inoltre i discorsi condivisibili sulla egemonia delle banche e sulla necessità di tassarne utili e “accumuli” non può rimanere lettera morta. Forse ancora non tutti sanno a Palazzo Chigi che coloro i quali eseguono un bonifico per sostenere gli Alluvionati in Emilia e Marche pagano una somma come se fosse un bonifico normale con una media di costo di cinque euro! Quindi banche solide sulla pelle dei risparmiatori!
Parliamo poi di questo Pnrr in era Governo Meloni Uno.
La sediziosa polemica sullo stato dell’arte (attuazione piano) investe il tanto decantato “localismo” di Comuni e Regioni , ostacolo autentico sulla via della realizzazione dei progetti. Che si fa? La colpa è sempre di altri e di una cattiva burocrazia, facile così scaricare …
L’ Autonomia è la vera insidia e ne mina la stabilità.
Il Ddl Calderoli sull’Autonomia differenziata degli Enti locali è discutibile e incompleto. L’articolato è coerente con il Ddl Boccia del 2019 e Gelmini 2022. In particolare nella definizione dei Lep (livelli essenziali delle prestazioni, sono quelli che l’articolo 117, secondo comma, lettera m della Costituzione della Repubblica Italiana vuole che vengano garantiti su tutto il territorio nazionale.) si sottace ad una cornice economica fondamentale: la perequazione**. Da lettore però non trascurerei che tale riforma a conio leghista sia una bella zeppa alla maggioranza di Governo.
Lo schema proposto da Calderoli, spinge all’attuazione il regionalismo differenziato, una volta individuati i Lep e determinati i fabbisogni standard per gli enti locali e i costi/fabbisogni standard per i Lep. Si ha l’impressione che si stia andando verso il modello privatistico statunitense abbandonando Il modello di assistenza pubblica con standard adeguati. Banche, Assicurazioni ed altre forme create appositamente sono pronte ad impadronirsi di salute e previdenza.
Così Presidente Meloni fa troppo l’americana… La capisco comunque.
Allora perché definire ancora Fratelli d’Italia, della quale è presidente, “sovranista”? Lei è interlocutrice istituzionale di Unione europea e Stati Uniti e li ascolta eccome …
Non può definirsi ancora sovranista. Mi creda questo è un assist sincero e che presto le tornerà utile.
Nel prosieguo della narrazione sarò più illuminante, anche se Lei vive già del “sole che la bacia” (sole non fiamma…).
Torniamo dunque all’attuazione del Pnrr. La fotografia della sua evoluzione potrebbe essere questa, Fonte Anac (Autorità nazionale anticorruzione), testualmente: “il documento, aggiornato al 31 dicembre 2022, è stato presentato il 12 aprile in commissione Ambiente a Montecitorio alla presenza del presidente dell’Anac Giuseppe Busia. A trainare il programma sono le infrastrutture ferroviarie il cui costo complessivo ammonta a circa 96,5 miliardi (il 73% del costo totale).
Nella seconda metà del 2022 il mercato delle opere pubbliche accelera e nell’ultimo mese dell’anno raggiunge il valore record mensile di oltre 21,2 miliardi di lavori in gara. Di questi, 8,3 miliardi sono relativi a infrastrutture prioritarie della programmazione Pnrr-Pnc, 8,2 miliardi a altre opere Pnrr-Pnc e 4,7 miliardi a altre opere pubbliche.
Nel 2022 sono state autorizzate 125 procedure di affidamento dei lavori per la realizzazione di infrastrutture prioritarie della programmazione Pnrr-Pnc per un ammontare complessivo di oltre 17,7 miliardi. Il 94% degli importi, pari a 16,6 miliardi, per il 70% dei bandi (88) è affidato con appalto integrato. Le restanti quote del 6% del valore in gara, 1,1 miliardi per 37 bandi, è affidato con appalti di sola esecuzione lavori.
10,8 miliardi di euro, il 61% degli importi messi in gara per infrastrutture prioritarie dal programma Pnrr-Pnc, sono relativi a lavori da realizzare nelle 6 regioni del Sud e nelle due isole maggiori. Il 38% degli importi, 6,8 miliardi, è invece relativo a lavori da realizzare nelle 12 regioni del Centro-Nord. Ma la forte accelerazione in atto interessa tutto il Paese.”
Siamo indietro, molto. A proposito, c’è una battuta che circola in giro che spiega le ragioni del ritardo perché pare che il Ministro Fitto non parli correttamente in inglese con Bruxelles. Questa ironia da l’idea di un ritardo avvertito anche in fasce molto larghe di opinione pubblica.
Desidero ricordare a Chi ci legge che i soldi del Pnrr sono pur sempre un prestito che va restituito all’Europa e mi scusi, Premier, manca molto all’Italia il Prof. Draghi come “traduttore simultaneo”.
Vede Presidente Meloni ,per superare prossime esiziali ostilità europee occorrerà che Lei svolga un ruolo politico particolare in Europa.
Riempia il vuoto lasciato da Angela Merkel e avvii la costruzione della Parte che in Europa rappresenta, la scolorisca e dialoghi con i Popolari tramite anche Forza Italia.
Oramai “Il politicamente corretto ha trasformato l’idea in un’inibizione della mente”. Bisogna andare avanti senza paura di formule preconcette.
Non sorprenderà quindi il solito tentativo di ciascun partito di rivendicare in qualche modo il carattere positivo del risultato del proprio voto, anche contro l’evidenza dei numeri e della vittoria schiacciante dell’avversario. La Segretaria del Partito democratico, avvolta nell’impermeabile “che fu del tenente Colombo”, non riesce a fare presa sia all’interno che all’esterno della “ditta” di bersaniana memoria.
Il Pd sulla Guerra in Ucraina è allineato alla Meloni, sul resto le posizioni sono chiare come una notte senza nemmeno lucciole.
Ma quel che conta è essere allineati sul terzetto prodigo Annunziata-Fazio-Littizzetto come fossero Baudo, Bongiorno, Corrado e Vianello (veri grandi Personaggi radio- televisivi).
Riscopriamo la potenza di due parole sobrietà e rigore in tutto.
Elaborazione Immagine di Pietro Bergamaschini
di Francesco Petrucci
*Meme s. m. Singolo elemento di una cultura o di un sistema di comportamento, replicabile e trasmissibile per imitazione da un individuo a un altro o da uno strumento di comunicazione ed espressione a un altro (giornale, libro, pellicola cinematografica, sito internet, ecc.). ◆ I memi digitali sono contenuti virali in grado di monopolizzare l’attenzione degli utenti sul web…
Da Treccani.it
**perequazióne s. f. [dal lat. tardo peraequatio -onis, der. di peraequare «perequare»]. – 1. Pareggiamento, distribuzione più equa: p. fiscale o tributaria, in finanza, eliminazione delle ingiustizie nel campo tributario, siano esse aggravî ovvero sgravî eccessivi di determinate categorie o di individui singoli
Sociologo. Si è laureato presso l’Università di Roma la Sapienza.
Osservatore nei corsi economici presso L’Unione delle Camere di Commercio.
Esercitatore presso la Cattedra di Filosofia Moderna con il prof Franco Bianco.
Assistente presso la cattedra di Metodologia e Tecniche della ricerca sociale con il prof. Gianni Statera.
Ha lavorato presso la Group Italia Spa; la Confederazione della Uil nazionale e della Cisl nazionale distaccato da Società Autostrade Spa.
Consulente dell’AD Alitalia Spa.
Assistente dell’A.D. Olivetti-Eurocomputers.
Iscritto ANC Associazione Nazionale Carabinieri.
Presidente del Comitato Culturale del Giornale online “ITALIANITALIANINELMONDO.COM”.