PALAM ET CLAM*

di | 1 Ago 2023

Preferisco ricorrere al latino per rappresentare le fitte problematiche che la presente stagione ci offre, anche in saldo.
Oltre alle ripetute bizzarrie meteorologiche che ci minacciano con l’implacabile caldo africano accompagnato da afa insopportabile, vi sono le infinite difficoltà della politica e gli incalcolabili guai sociali ed economici, di violenza e cattiveria inaudita che ogni giorno imperversano nelle cronache d’informazione.
Preoccupante la vicenda politica che vede riemergere un fuorviante quanto datato conflitto tra politica e magistratura. Il Ministro della Giustizia Carlo Nordio, persona competente per esperienza, propone un impianto di Riforma della Giustizia quanto meno inadeguato e comunque sottoposto alla discussione e al vaglio del Parlamento. Su tale argomento irrompono i dubbi del Presidente Mattarella , esortando a realizzare un tentativo per riportare il discorso sulla giustizia nei ranghi istituzionali e di merito.
Almeno il Governo presieduto da Giorgia Meloni qualche passo l’ha fatto: sul Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) soprattutto. E proprio sul Pnnr sono state miliari le parole di rievocazione degasperiana del Capo dello Stato: «invito tutti a mettersi alla stanga», parole pronunciate durante la cerimonia del Ventaglio al Quirinale, il tradizionale incontro con la stampa parlamentare. «Dobbiamo avvertirne tutti il carattere decisivo per l’Italia ha sottolineato e non esserne estranei, per arrecare apporti costruttivi». Parole pesate da statista, sempre più rare… Inoltre proprio sul Pnrr il Governo ha cassato circa 16 miliardi di euro destinati anche alla tutela idrogeologica del territorio che spera poi di recuperare con il Fondo di sviluppo e coesione.
Il clima politico non è rovente solo per il caldo. Per descrivere meglio il quadro si sottolinea una costante angoscia dell’Esecutivo, preoccupato ed intento ad una strenua difesa totale e acritica dello schieramento di Maggioranza e dell’intero Governo. L’errore si paga sempre in anticipo.
La squadra della Premier è modesta, a parte Mantovano, Nordio e Giorgetti (e i fatti lo dimostrano): pensano di essere più realisti della Presidente del Consiglio e si muovono nervosamente, per non dire istericamente confortati dai corifei del regime: querele e denunce nei confronti di giornalisti di stampa e televisione, un enorme sbaglio di comunicazione istituzionale che mina l’intero Esecutivo.
Dovrebbero invece contribuire alla cancellazione del prelievo forzoso per il canone Rai, non si può utilizzare la quota del 10% di questa entrata per finanziare alcuni giornali editi da associazioni, cooperative e diocesi.
Con i troppi soldi pagati dai Cittadini occorre fornire un servizio efficiente e non una fabbrica di repliche. Si dovrebbe troncare di netto il potere nefasto di agenti che impongono questo e quello, assicurandosi un controllo pieno della Tv. Presta, Caschetto e compagnia cantante dovrebbero rimanere al loro posto e non utilizzare magari la Venier per ospitate penose dei loro amici… Meloni intervenga! Così come per l’improbabile eliminazione del famigerato reddito di cittadinanza, non si può far finta di niente e andare avanti. La Meloni proviene dalla Destra sociale e non penso che abbandonerà a se stesse famiglie bisognose, credo che debba far studiare uno strumento non demagogico come quello grillino ma strutturalmente virtuoso, tenendo sempre presente gli articoli 1 e 3** della Costituzione .La Premier, prima Donna Presidente (non dimentichiamolo mai) già in visita negli Usa, è stata invitata dal Presidente Biden, (forse per far dire un no alla Cina alla “via della seta” tanto cara ai Governi Conte 1 e 2), dovrebbe ulteriormente praticare l’uso dell’immanentismo nel corrente quotidiano e piacere anche a quegli “snobboni” che la considerano fascistella solamente e la denigrano.
Si avverte comunque la mancanza di una Opposizione democratica seria.
Figure prestigiose come Pietro Ingrao, Enrico Berlinguer, Giorgio Amendola, Nilde Iotti, Luciano Lama per citarne alcuni sono figure mitiche. Oggi ci accontentiamo di buonisti e rivoluzionari da Instagram, e sindacalisti logorroici, che peccato vedere disperso un patrimonio culturale di idee…Speriamo che l’attuale Segretaria del Pd ce la faccia a guidare il partito in questa valle di lacrime, senza ritocchi e plastiche, tifo umanamente per lei considerando l’affollato mediocre parterre del Nazareno. I risultati elettorali in Francia e poi in Spagna dovranno pur insegnare qualcosa alla Sinistra italiana: ci vuole una forte unità per non perdere consensi.
Anche questa assenza ideale e culturale facilita la Meloni, almeno facesse lo sforzo convinto di prendere le distanze da certi satrapi senatoriali e dive governative, anche al rischio di perdere qualche voto e per non essere scorbacchiata da tutti.
Torniamo a Palazzo Chigi e si aggiunga che sull’immigrazione e sui rapporti con i Paesi dell’Africa settentrionale la Premier sta andando avanti bene (la vicenda della liberazione di Zaki ne è prova, deve far luce ora su Regeni e Padre Paolo Dall’Oglio).
In sintesi, la Presidente Meloni sta portando il Governo italiano (di concerto con Stati Uniti e Unione Europea) a proporre accordi che garantiscano i diritti umani e lo sviluppo. Così come per l’Ucraina, il Governo Draghi prima e oggi il Governo in carica si sono comportati e si comportano con grande coerenza.
Mi si consenta a questo punto di citare le parole di Geraldine Chaplin, figlia di Charlie “grande Charlot” che rispondendo ad una domanda su chi la fa più ridere oggi, ha risposto: “Zelensky quando balla sui tacchi a spillo, è meglio di Beyoncè”… Chiedo scusa per la digressione.
A parte la battuta della Chaplin , continuo la narrazione “seria” e lascio il “gustoso faceto”.
Forse sarebbe cosa saggia rileggersi il cosiddetto Codice di Camaldoli*** che ha di fatto contribuito alla nostra Costituzione. Il Codice contiene una lucida e avveniristica proiezione tra lo Stato democratico e il mercato, potrebbe rappresentare una base solida di superamento delle diseguaglianze in corso.
Come nella propaganda commerciale dovrebbe passare dallo “ialuronico” al “vegan”,la Premier forse così piacerà anche ai derelitti desaparecidos di una certa sinistra “chic quanto shock” avvezza alla “teologia dell’antifascismo praticando un rancoroso settarismo “.
Ci provi …  il fascino politico crescerà ancora e finalmente come Presidente dei Conservatori europei potrà fare emergere la beltà dei contenuti dei Popolari europei. Forse l’Europa avrebbe proprio bisogno di un grande slancio con una nuova Merkel in Meloni… magari cercando di influire già in Europa per le confusioni create dalla Bce sui profitti. Quanto mancano le peculiari capacità del Prof.Mario Draghi!
La Premier dovrebbe rivedere però la strategia governativa rendendola più flessuosa e caratterizzata da costante mediazione fattiva .
Ultimamente infatti il Governo pare schierato unanimemente sulla difensiva e contro giornalisti e giornali.
Nell’insieme tale contesto potrebbe essere pericoloso, e che tra l’altro rischia di screditarsi in Europa e nel mondo.
Nel mentre Presidente Meloni, esorti I senatori tutti, non possono andare in ferie per oltre un mese con un Paese sofferente come il nostro.
Si indigni come lo siamo noi Cittadini!
Si adoperi per contenere lo strisciante vizio del vitalizio della casta, la quale continua a far beneficiare Consiglieri regionali e Parlamentari di scandalosi assegni pensionistici. Qui, non basta solo l’indignazione ma la moralità delle forbici della tutela dei Cittadini e quindi dello Stato!

L’Immagine è un’opera di Stefano Di Stasio, da Studio Vigato

 

di Francesco Petrucci

 

*Palam et clam– apertamente e in segreto-Citazione latina
Da https://www.capitolivm.it/speciali/frasi-celebri-latine/

**La Costituzione
Principi fondamentali
Articolo 1
L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
Articolo 3
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale [cfr. XIV] e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso [cfr. artt. 29 c. 2, 37 c. 1, 48 c. 1, 51 c. 1], di razza, di lingua [cfr. art. 6], di religione [cfr. artt. 8, 19], di opinioni politiche [cfr. art. 22], di condizioni personali e sociali.
E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

***Codice di Camaldoli – Il volume meglio noto come ‘codice di Camaldoli’ era stato elaborato in seguito ad un primo incontro tenuto nel monastero romualdino nel luglio 1943 sotto la guida di monsignor Adriano Bernareggi, assistente ecclesiastico del Movimento laureati di Azione cattolica. (da Treccani.it)